Risolta, spero
definitivamente, la situazione bar/chiosco sul Sentiero degli Dei prendo spunto da alcuni commenti nei
quali, pur restando nell'ambito escursionistico, qualcuno è andato un po’ fuori argomento tirando in ballo e invocando pulizia dei sentieri, segnaletica e la fatidica “messa in sicurezza”.
In alcuni post
precedenti ho già affrontato alcuni aspetti di questi argomenti, in particolare
in merito alla segnaletica, e comunque sia vi dico come la penso.
PULIZIA: premesso
che chiaramente non parlo di rifiuti, dovrebbe essere limitata alla potatura e
sfalciatura leggera e mirata. L’obiettivo dovrebbe essere semplicemente e
unicamente quello di mettere gli escursionisti in condizione di poter vedere
dove mettono i piedi.
Basta anche solo mezzo metro di larghezza, mentre è
assolutamente inutile e dannoso pulire con il decespugliatore allargandosi di
due metri per lato.
La maggior parte di quelli che vanno in escursione lo fanno
per stare in ambiente naturale, vogliono camminare fra erba, fiori e cespugli,
non in un “deserto”. Quante volte abbiamo visto inopportuni e devastanti tagli
di erba e fiori (incluse Orchidee, specie protette) che si sono estesi lungo le
ripe dove nessuno andrà mai. Con meno soldi e uomini si sarebbero potute sistemare
tante piccole cose ben più necessarie.
SEGNALETICA:
tabelle ben fatte e complete dovrebbero essere sistemate esclusivamente a inizio
sentiero, quindi in ambito semi-urbano (di solito sta nel parcheggio).
Le frecce
segnaletiche con destinazioni e distanze (ed eventualmente tempi) dovrebbero essere
il minimo indispensabile e posizionate in prossimità di incroci principali. Si
dovrebbe solo rafforzare la segnaletica bianco/rossa, in particolare vicino
alle biforcazioni e intersezioni, ma dovrebbe essere prevista solo per i
sentieri principali. Non si può pensare di segnare tutti i sentieri, tracce e
varianti.
MESSA IN SICUREZZA:
altro tasto dolentissimo. Con questa dizione si sono giustificati interventi
costosissimi, inutili e malfatti. Solo in rari casi gli escursionisti ne hanno
tratto un effettivo vantaggio.
Per esempio, tanto per
parlare di un percorso conosciuto dalla maggior parte degli escursionisti, la
quasi totalità dei passamano lungo il Sentiero degli Dei è assolutamente
inutile. Partendo da Nocelle, c’è passamano fin oltre la calcara e fino alla
base della prima rampa di scale. Eppure non ci sono strapiombi, talvolta non
c’è neanche un metro di dislivello a valle e nel primo tratto si appoggia ad
una precedente recinzione! Al termine della suddetta rampa di scale, subito
dopo i pochi scalini in cemento con ringhiera metallica, esisteva un panoramico
e sicuro belvedere … è stato chiuso e reso inaccessibile dai passamano.
Andando più avanti
si troveranno tanti tratti con strapiombi e più stretti di quelli appena citati,
ma lasciati senza passamano (per esempio in zona Cannati). A mio parere, l’unico
intervento giustificato è quello al limite est del Vallone Nocelle dove, oltre
a posizionare una ringhiera, il sentiero è stato opportunamente allargato a
monte. Fino ad una dozzina di anni fa quel passaggio, relativamente stretto e
senza protezione, pur non essendo assolutamente pericoloso creava non pochi
problemi a chi soffriva di vertigini.
Io sono
dell’opinione che Chi se mette pe’ mare, adda sape’ primma nata’, (Chi va per
mare, deve prima saper nuotare) detto napoletano, nonché quinto comandamento
del Decalogo dei Free Ramblers. Vale a dire che chi vuole praticare l’escursionismo
andando in montagna e non solo sui sentieri larghi, comodi, ben battuti e senza
grandi salite, deve essere preparato, attrezzato e disposto a tornare a casa
con qualche occasionale graffio oltre che impolverato o infangato. Non è
assolutamente ipotizzabile pensare di diserbare, spazzare, allargare, spianare
e delimitare con passamano tutta la rete sentieristica. In questo malaugurato
caso, per fortuna irrealizzabile, la maggior parte dei veri escursionisti (pur
non avendo niente a che vedere con i cosiddetti Rambo) perderebbero quasi ogni
interesse nell'andare in giro.
Non voglio
assolutamente apparire “razzista” o “elitario”, ma sono fermamente convinto che
debba rimanere la distinzione fra escursione in montagna e passeggiata nel
parco cittadino (dove si possono trovare panchine, fontane, bar, percorsi
larghi e livellati, ecc.).