Quello del secondo giorno è il percorso più breve dei tre, ma è molto variegato, senz‘altro il più contorto.
A differenza del primo, nel quale si esauriva in mattinata la maggior parte dell‘ascesa, questo è caratterizzato da infiniti cambi di direzione e tanti saliscendi, talvolta consistenti.
Percorreremo prima la Valle delle Ferriere in lungo e in largo, proseguiremo verso la valle di Agerola (via Acquolella e Monte Murillo) e dopo averla attraversata affronteremo i circa 500m di dislivello che ci separano dalla cresta di Monte Tre Calli e Monte Calabrice, uno dei punti più panoramici dei Lattari.
Da Capo Muro continueremo verso ovest fino alla frana, ritorneremo verso sud-est fino a Colle la Serra (via Casino e Civitella) e concluderemo la giornata con il Sentiero degli Dei.
Per dare un‘idea dell‘altimetria, vi elenco le quote più significative quale anticipazione del profilo altimetrico.
Si parte da Pogerola 307m, si sale a Tavernate 489m, giù alla Ferriera 240m, su al sentiero alto 503m. Con un paio di salite inframezzate da vari tratti quasi in quota dovremo arrivare fino agli 849m del passo Murillo. Di nuovo giù ad attraversare il vallone a quota 546m per poi "scalare" Monte Tre Calli 1.122m, quota massima della giornata, ma per ridiscendere ai 435m di Nocelle si dovranno ancora affrontare numerosi saliscendi.
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