venerdì 30 giugno 2017

Piccole soddisfazioni internazionali ... poche in loco

Ma è cosa risaputa, storia vecchia di almeno un paio di migliaia di anni. I 4 evangelisti sono concordi nel sostenere che lo stesso Gesù usò l’espressione “nemo propheta in patria” ... al di là di ciò, sono contento di sapere che gli escursionisti beneficino delle mie attività. Oggi ho ricevuto la nuova edizione della guida Walking the Amalfi Coast (di Gillian Price, ed. Cicerone) nella quale l'autrice, come mi aveva anticipato quando l'anno scorso la guidai lungo vari sentieri "recuperati", ha inserito ben tre itinerari da me proposti. Infatti ne rimase entusiasta sia per la novità che per la piacevolezza e così ora il Giro di Santa Croce (Termini - Selve - Vuallariello - Vetavole - San Costanzo - Termini) è diventato  la walk 12 e la Passeggiata rurale (Sant'Agata - Priora - Massa Lubrense) è la walk 14. Infine, come walk 16 c'è The Siren trail (Sentiero delle Sirenuse) circuito su sentieri percorribili da decenni ma da me riproposto, battezzato così e promosso qualche anno fa in collaborazione con la Pro Loco due Golfi (inaugurato in 23 settembre 2013).
Conobbi Gillian nel 2008 sul bus Amalfi - Salerno e subito ci "riconoscemmo" come camminatori NON della domenica. Lei andava a Maiori per effettuare ricerche per la prima edizione della guida, io andavo a Cetara per il mio Trek sperimentale Cetara - Agerola (pernottamento) - Termini (70km e 4.500m di dislivello in 2 giorni) che avrei poi adattato per i vari Trek Amalfi-Capri (in 5 o 6 giorni) degli anni successivi. Chiacchierando in attesa della partenza e nel relativamente breve tragitto ci rendemmo subito conto di avere opinioni molto simili in merito all'escursionismo, alla scelta dei percorsi, all’ambiente e alla cultura locale e da allora sono rimasto uno dei suoi referenti in zona per gli aggiornamenti della guida. 
Quindi, quando venne l'anno scorso per verificare la situazione sentieri (purtroppo non tutti gli autori lo fanno e forniscono indicazioni non rispondenti alla realtà), pur avendo già abbandonato la professione di guida escursionistica, l'accompagnai con piacere per mostrarle i due nuovi itinerari originali che avevo proposto all'Amministrazione di Massa Lubrense negli ultimi anni: il Giro di Santa Croce (inaugurato il 4 agosto 2015) e l‘allora recentissima Passeggiata rurale (5 agosto 2016). Questi due percorsi sono stati già aggiunti alle nuove edizioni di altre guide e so per certo che in particolare il Giro di Santa Croce è stato inserito in numerosi walking tour che includono la Penisola Sorrentina.
Purtroppo, come spesso accade non solo dalle mie parti ma quasi dovunque in Italia, in contrasto con l’effettivo interesse degli escursionisti e tour operator specializzati in hiking e walking, l’attenzione delle amministrazioni locali - e spesso anche delle associazioni potenzialmente interessate a tali attività - rimane solo sulla carta o nelle varie dichiarazioni d’intenti che solo raramente vengono attuate e in ancor meno casi portate a conclusione. Non tenendo assolutamente conto dell’indotto si preferiscono ancora le prime due delle tre famose “F” (Feste, Farina e Forca) di borbonica memoria, che comunque ricalcavano lo stile molto più antico di “Panem et circenses” (pane e giochi, spettacoli), vale a dire si spendono decine se non centinaia di migliaia di euro per feste e concerti vari (una sola serata, numero limitato di spettatori) e non si interviene con cifre di gran lunga inferiori, talvolta irrisorie, per risistemare o promuovere percorsi utilizzati da molte più persone, spesso nell’arco di tutto l’anno, con un indotto molto maggiore. Non si deve dimenticare che la maggior parte degli escursionisti pernottano e mangiano in zona e spesso utilizzano anche trasporti locali privati e non vengono per una sola sera creando alle Amministrazioni e ai residenti più problemi che altro.
   
Tornando al titolo, e concludendo, nei decenni di peregrinazioni in area rurali, sentieri di montagna e foreste, in altre zone d’Italia e soprattutto all’estero ho notato un interesse all’escursionismo molto maggiore ed un sincero apprezzamento per le mie segnalazioni e fattive collaborazioni (Honolulu, Hawaii - Auckland, New Zealand - Tenerife, Canarias). 
Qui, quando mi ascoltano e talvolta plaudono alle mie idee, prima di vedere risultati corrono tempi lunghi e spesso non si portano a termine i progetti che quindi rimangono “pie intenzioni”. Mi sono reso conto che per ogni persona di buona volontà (a qualunque livello) ce ne sono almeno due che, pur dichiarando di sostenere il progetto o iniziativa, in pratica remano contro. Nello specifico mi meraviglia anche la scarsa, scarsissima pressione effettuata dagli imprenditori del settore accoglienza sulle Amministrazioni per sollecitare maggiori e migliori interventi settore escursionistico, in quanto sono proprio loro a trarne il maggior beneficio.

Ripeto, per esperienza personale (25 anni da guida escursionistica e cartografo) queste considerazioni valgono per l’intero comprensorio Penisola Sorrentina - Costiera Amalfitana e non sono riferite ad un singolo, limitato territorio e non starò qui certo a fare l’elenco dei pochi che tentano o hanno tentato di fare qualcosa, né di quelli che più o meno evidentemente hanno messo loro i bastoni fra le ruote.

3 commenti:

  1. Ciao Giovanni, quello che tu dici "è storia vecchia"....sia per il fatto di non essere "profeta in patria" che per l'interessamento sempre e solo, da parte degli enti preposti, per opere faraoniche tutte vicino alla strada....che puntualmente diventano (incluso le palestre verdi) fatiscenti e non frequentate, anzi abbandonate...Gli stessi soldi basterebbero ad aggiustare gran parte della viabilità minore, facendo la giusta manutenzione addirittura...L'esempio in primis lo dà il Sentiero degli Dei che versa nelle condizioni che si sanno, pur essendo quel sentiero così "fruttuoso"..."e'pret se sò consumat"...e, la quasi totalità degli imprenditori che "campano" con questo sentiero non lo conosce nemmeno...Speriamo in tempi migliori, tutto si può fare per migliorare la sentieristica, oppure si rischia di "ingolfare" solo pochissimi tratti della nostra magnifica rete.... Una opportuna classificazione degli stessi, poi, ed una buona rappresentazione su carta (come le tue) farebbe arrivare nelle nostre zone anche "altre categorie" di escursionisti...parlo dei tratti EE ecc ecc....Ciao MatteoFREE

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  2. Quann'o puorco se mene nterra o lardo è assaje.

    Sarà, probabilmente è così vedendo cosa succede fuori dall'italico stivale (e soprattutto dalla Campania exFelix), perché nelle nostre zone la ricchezza, nella visione corta degli amministratori, è concentrata solo in alcuni ambienti. Gli unici ambienti dove vale investire.

    Sarà perché il panem et circenses di mezza serata fa più "rumore" e piacere al popolino di un sentiero ristrutturato. Sentiero che può essere ovviamente sfruttato per anni con un solo intervento. Per goderselo o lavorarci.

    Sarà perché il magna-magna intorno all'allestimento di uno spettacolo è maggiore. Ed è meno faticoso che sistemare due alberi caduti.

    Sarà per un sacco di altri motivi ma a me pare che sia solo, da parte di amministratori e amministrati, incapacità gestionale, scarsa lungimiranza e, soprattutto, ignoranza nell'interpretazione delle necessità del turista di questi anni (perché poi è l'indotto turistico ad averci portato da "pesc'e patane", per carità, meraviglioso, a filet-mignon).

    Vedo speranza solo nei volontari e appassionati.

    Andrea

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  3. Grande Giovanni !. Segnalata adesso a Stefano (Libreria Tasso Sorrento) questa nuova edizione, provvede subito a metterne in ordine un po' di copie, ovviamente la mia e' già prenotata 🙂 . Saluti

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