sabato 7 gennaio 2017

Los Reyes a Puerto de la Cruz (cfr post precedente)


Giovedì sera sono andato ad appostarmi per tempo nei pressi del Castillo de San Felipe, dove il corteo si sarebbe formato e quindi partito alla volta del centro di Puerto.
La sfilata era aperta da due ragazze vestite da comete e una mezza dozzina da angeli, tutte distribuivano stelle di carta dorata su bastoncini e corone di cartoncino adatte a tutti, dai poppanti agli adulti, in quanto regolabili al momento di montarle. Sono state all’opera, e ben indaffarate, già mezz'ora prima che il il primo carro (ovviamente quello con la cometa) iniziasse la sua lenta marcia.
   
Altro elemento che non poteva mancare (vedi post precedente) era la scarpa che era seguita a ruota da uno dei gruppi e carri con altri temi, una notevole zucca-carrozza di Cenerentola al fianco della quale si vedeva anche una Biancaneve.
 
Ma, essendo tuttavia la vigilia, c'era ancora tempo per richieste last minute e così sfilavano anche tre buche postali nelle quali le postine imbucavano le lettere raccolte dalle mani dei bambini, di solito destinate ad un determinato Re.
 
Seguiva un’indispensabile banda di arzilli giovanotti (anche loro in costumi orientaleggianti) e subito dopo arrivava un treno a vapore ... perché? Nel tender trasportava ovviamente tanto carbone (dolce) ben guardato da un gruppo di macchinisti con la faccia sporca di fuliggine.
   
Ogni Re aveva un nutrito proprio seguito con i suoi colori (azzurro per Melchor, verde per Baltasar e rosso per Gaspar) e il suo dono era trasportato su un grande cuscino da 4 paggi, seguiti da un cammello e un carro carichi di doni in enormi pacchi con il nome dei destinatari. 
Ciò provocava strilli di gioia da parte dei più piccoli che leggevano il proprio nome e di quelli ancora più piccoli quando fratelli maggiori o genitori (incautamente) dicevano loro che il pacco era per loro ... (notate il dito nella foto sotto a sinistra).
   
I bambini,  gridavano il nome di ciascun Re al suo passaggio, appoggiati e incitati dai genitori con il risultato di un tifo da stadio e venivano ricompensati con lanci di una quantità impressionante di caramelle (quindi ho capito il motivo delle tante buste di plastica, spesso rette dai genitori in modo che i bambini avessero entrambe le mani libere).
   

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