lunedì 7 novembre 2016

The key to Reserva: short di Hitchcock, Scorsese o solo geniale spot?

La mia indole curiosa (da “indagatore” e non certo da “pettegolo”) mi porta a spesso a fare scoperte interessanti, partendo da minimi particolari seguo labili piste che talvolta terminano nel nulla, ma in tanti altri casi giungo a piacevoli sorprese come in questo caso. Sabato, alla ricerca di film fra i banchetti del mercadillo, mi è caduto lo sguardo su un bel pacchetto di dvd in custodia quadrata di cartoncino - fra i quali trovo spesso rarità - li ho “sfogliati” (non hanno dorso ..) uno ad uno, rapidamente ma con attenzione e mi sono bloccato notando un titolo bilingue: The key to ReservaFra parentesi c'era quello spagnolo (La clave Reserva), l'immagine di copertina altrettanto inusuale, senza nomi di attori, ma al centro, pur non essendo molto evidente, si leggeva “DIRIGIDA POR MARTIN SCORSESE”. 
L’ho girato sperando di trovare credits, mini-trama o altro di significativo, ma niente ... solo una scritta dorata su fondo nero “Freixenet 2007”.
L’ho comprato senza esitare, anche perché per 50 centesimi valeva la pena di rischiare un bidone, ma il nome del regista era quasi una garanzia. E di un bidone ho avuto la sensazione quando, giunto a casa e fatta la dovuta ricerca su IMDb, ho scoperto che si trattava di uno short di neanche 10 minuti, ma allo stesso tempo mi ha consolato il fatto che avesse l’ottimo rating di 8,0. L’ho quindi subito guardato e sono rimasto estremamente soddisfatto del mio “investimento” da mezzo euro, soprattutto per i pochi minuti di vero cinema. Il resto è proposto come un’intervista nella quale Scorsese mostra al cronista un cimelio da cinefilo: tre pagine e mezza di una sceneggiatura di Hitchcock. I fogli sono gelosamente protetti in buste di plastica che Scorsese non vuole neanche che si tocchino ed egli stesso le maneggia con i guanti. Potrebbe essere un grande film, ma c’è un gran problema ... mancano delle pagine. 
   
Il regista a questo punto solleva un argomento originale e molto stuzzicante: se è facile preservare un film girato, come se ne preserva uno non girato, non esistente? Lui vorrebbe girare le scene descritte come lo avrebbe fatto Hitchcock all'epoca (o come lo farebbe oggi?) e non come lo immagina egli stesso, ma ci riuscirà? Quale sarebbe il risultato? E infine ... quali sono gli avvenimenti descritti nelle pagine mancanti?
Sono passati già 3 minuti dei 9’24” totali quando Martin Scorsese si siede sulla sua sedia da regista e pronuncia la fatidica parola: Action!

Seguono circa 4 appassionanti minuti veramente hitchcockiani nei quali non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo per non perdere alcun minimo particolare e assolutamente non si sente la totale assenza di dialoghi (ci sono solo un paio di esclamazioni). Le immagini dicono tutto, o quantomeno ciò che si vuol far sapere allo spettatore.

   
Improvvisamente ricompare Scorsese che ci comunica che la sceneggiatura si interrompe lì e quindi si passa al finale descritto nella mezza pagina conclusiva, solo 40 secondi prima degli ultimi commenti di Scorsese visto attraverso i vetri di una finestra mentre la camera zooma indietro con evidentissimo omaggio a The birds (1963, Gli uccelli).
Anche nei minuti precedenti si notano citazioni più o meno evidenti come il poster di Spellbound (1945, Io ti salverò) mostrato in apertura e quello francese di Blackmail (tit. fr. Chantage, 1939, L’ultimo ricatto), la vista attraverso i vetri della stanza nella quale si conclude l’intervista, ossequio a Rear window (1954, La finestra sul cortile), la musica di North by Northwest (1959, Intrigo internazionale) e chissà quanti altri dettagli.
   
In quanto a Freixenet, ho scoperto che si tratta di uno dei più rinomati produttori di cava, (spumante DOC, caratteristico della Catalogna) che ogni anno produce un filmato natalizio, sempre molto atteso, aventi per protagonisti grandi star internazionali, di recente Shakira, Antonio Banderas, Sharon Stone, Demi Moore, Kim Basinger e nel 2007 toccò a Scorsese
Il filmato, in inglese e spagnolo, si trova su YouTube e altri siti, in HD su Vimeo.  Anche se non conoscete una sola parola di queste lingue, vi invito a guardarlo egualmente: ciò che dice Scorsese l’ho riassunto e la parte propriamente hitchcockiana è praticamente muta, solo immagini e musica.

Sarà vero ciò che racconta Scorsese o è solo un pretesto per un interessante esercizio cinematografico? 
E' solo un semplice omaggio a Hitchcock o pura finzione a uso e consumo di uno spot? 
Sia come sia, è imperdibile per i cinefili ... e non costa niente, se non 9 minuti della vostra attenzione.

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