domenica 11 gennaio 2015

Commento tardivo e replica necessaria

Poche ore fa Antonio ha commentato il post di giovedì scorso. Visto che arriva con molto ritardo e quindi chi aveva già letto il mio testo non si sarebbe neanche accorto del commento, lo riporto (in rosso) e replico brevemente intercalando le risposte.
Caro Antonio, non intendo dove vuoi andare a parare con questo commento. Capisco che sei poco informato e oltretutto mi sembra che non hai colto il senso del post (ma forse sono io a non essere stato abbastanza chiaro). Ti rispondo brevemente, se vorrai maggiori chiarimenti mi scrivi, ci incontriamo e, a tavolino e vis-à-vis, ti spiego tutto quello che vuoi. 
Carissimi, è vero che avevo richiamato l'attenzione al punto 34 del programma di spesa triennale pubblicato sul sito del Comune: e questo per dire innanzitutto che evidentemente qualcuno sta sbagliando: o Giovanni nel ritenere questo un sentiero non di pertinenza del Comune; o il Comune nel preventivare interventi che non gli spetterebbero.
Il sentiero CAI 300, da Cava alla Campanella, attraversa molte aree private spesso con il tacito consenso dei proprietari, ma non sempre. Un Comune non può intervenire su un terreno privato a meno che ci sia una convenzione specifica. Ti suggerisco di chiedere chiarimenti al Comune in merito al punto 34.
Ma al di là di questo, vorrei porre anche l'attenzione sulle ultime frasi del post: mi sembra esagerato e poco intelligente perdere (che sia il Comune o il CAI) un pezzo di sentiero: perchè a perderlo saremmo solo noi appassionati escursionisti.
Sei caduto nello stesso equivoco di Paolino o non hai letto il mio post di ieri. Non ho detto che voglio perdere quel pezzo di sentiero, ma così com'è è impresentabile e, dimostrato dai fatti, pericoloso. Quindi si deve prendere qualche provvedimento. Personalmente, negli ultimi 20 anni ho percorso quel tratto solo una mezza dozzina di volte e non mi ha mai soddisfatto, ma trovo affascinante tutta la restante parte verso Torca. Per ulteriore chiarezza: è solo la ripida discesa verso Recommone la parte della quale potrei tranquillamente fare a meno, ma se si rimettesse a posto sarebbe senz’altro una buon sentiero. Penso che sia poco intelligente lasciarlo nello stato attuale
E dunque mi vien da chiedere: Giovanni, sei o no uno di noi - un appassionato escursionista dei sentieri massesi? Se no, ma perchè mai collabori assiduamente con il Comune nella realizzazione delle mappe se nei tuoi intenti non c'è il battersi per la riqualificazione e il mantenimento costante di quello che a conti fatti è la nostra vera ricchezza territoriale? Per rispetto di tutti questi soldi, quelli preventivati dal Comune, ma soprattutto anche per quelli già spesi per la realizzazione delle tue mappe, …
Non capisco assolutamente il discorso cartine … a meno che non mi stia suggerendo che avrei dovute cederle gratuitamente, invece che “quasi gratis”. Tempo fa già ci fu un commento simile, forse sei lo stesso e ritorni alla carica. Ne deduco che certamente tu lavori per la gloria e che rifiuti qualunque tipo di compenso per la tua attività, qualunque essa sia. Complimenti, hai tutta la mia ammirazione!
… e visto che sul sentiero di cui parla Matteo è già stata scritta con la bomboletta (sic!) indicazioni VIS, mi chiedo: 1. perchè è indicata quella direzione? c'è autorizzazione per quella deviazione?
La scritta con spray non è mia, né l’ho mai vista, anche se ne conosco l’esistenza in quanto già varie persone me ne avevano parlato. La deviazione per la Spina (se a quella ti riferisci) fu autorizzata e realizzata con una collaborazione fra Comune, Comunità Montana, CAI e alcuni volontari (fra i quali c’ero anch’io, ma non mi ricordo di nessun Antonio) e ricalca una strada vicinale. Ma se dubiti della liceità del fatto, devi chiedere all’Amministrazione, non a me. Comincio a sospettare che tu sia uno di quelli che ama la sterile polemica.
2. perchè sulla cartina nuova - quella posta a S.Agata nei pressi della farmacia- di cui sei stato collaboratore, non è segnalato il sentiero per Recommone con dettagli circa la difficoltà di percorso?; 3. credi che i soldi già spesi siano stati inutili? 
La cartina a Sant’Agata (identica a quelle sistemate a Massa e a Termini) non è nuova, ma è una semplice riproduzione delle precedenti (ed è stata concessa gratuitamente).
Io credo che dovremmo guardare in faccia la realtà ma anche spronare chi di competenza perchè si attivi, a beneficio esclusivo della collettività, e non per altri interessi di parte...Antonio
Per quanto mi riguarda penso di fare la mia parte informando chi legge il mio Blog delle conseguenze degli incendi (per quanto possibile con continuità e precisione), descrivendo sentieri, mettendo a disposizione di tutti gli escursionisti cartine scaricabili (gratuitamente), adoperandomi attivamente per far rimuovere i tralicci abbattuti (anche se centinaia di escursionisti li hanno visti, non mi sembra che qualcuno si sia mosso), richiamando l’attenzione sulla pericolosità e l’abbandono del sentiero oggetto del post, e potrei ancora continuare.
Alla prossima occasione, per favore, facci sapere “chi di competenza” stai spronando ed in merito a quali questioni, a meno che il tuo commento non fosse solo improntato alla polemica. 
Sarebbe bene informarsi prima di parlare “a schiovere” (a vanvera).


PS - ricordo che “tecnicamente” un commento non dovrebbe includere domande (hai inserito ben 6 “?”).

10 commenti:

  1. Se non ho capito male, il Blog di Giovanni riguardava lo stato pietoso dell’ultimo tratto del sentiero CAI300. Punto. E ha perfettamente ragione. Nello stato attuale non è nè bello nè piacevole e la statistica del numero delle chiamate di emergenza parla chiaro. Prima che qualcun altro si faccia male o si smarrisca, bisogna trovare una soluzione. Non ha mai detto di eliminarlo, ma semplicemente di renderlo più agibile e soprattutto più sicuro.
    All’improvviso trovo che si siano intromessi altri discorsi, oso a dire insinuazioni velate e non troppo, da parte di un certo Antonio. Queste le trovo fuori luogo e anche di cattivo gusto dato il contributo immenso di Giovanni per la promozione dell’escursionismo in zona. Ruth

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    1. Sono pienamente d'accordo con Ruth, oggi l'escursionismo è di moda e si avvicinano ai sentieri persone mal attrezzate che pensano di fare una passeggiata. Nei sentieri Lubrensi ci sono stradine percorribili dove comunque non ci si può perdere, anche se, in caso di pioggia o umidità, diventano difficili. Almeno, però, in caso di incidente i soccorsi sono più veloci.Dorina

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  2. Sono più di 10 anni che cammino per i sentieri di Massalubrense e tranne la segnaletica del Progetto Tolomeo e delle mappe posizionate nelle varie frazioni, non ho mai notato interventi di pulizia da parte del comune.
    Personalmente cammino sempre con le cesoie e taglio la vegetazione che invade i sentieri che percorro, i cacciatori hanno ripulito i sentieri che circondano il Monte San Costanzo, La strada che porta a Punta Campanella, frequentato da centinaia di turisti è ufficialmente chiusa da anni e non ho notato interventi di messa in sicurezza.
    Sulla tratto da Santa MAria a Massa centro quest'ultimo autunno ci sono stati gli stessi rifiuti per più di tre mesi, due anni fa è crollato un muro sotto il sentiero (Via Sant'Aniello Vecchio) e non è stato mai ricostruito. Sul sentiero delle Sirenuse, il tratto che ricade sotto la competenza di Sant'Agnello è stato ripulito in modo eccellente, mentre nel tratto sotto la Marecoccola è in condizioni pietose.
    Sul territorio Massese, negli ultimi anni è aumentata tantissimo la fruizione dei sentieri e delle passeggiate, mi auguro che i fondi stanziati per i prossimi anni vengano utilizzati per interventi fattivi di pulizia e messa in sicurezza dei sentieri e non solo di promozione
    Luigi Esposito, guida escursionistica

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  3. Salve... rispondo perchè (anche) chiamato in causa...tutte queste chiacchiere le stiamo facendo perchè da un pò di tempo qualcuno si stà perdendo su sentieri??? Sarebbe opportuno chiedersi perchè questo succede innanzitutto, oltre a pensare perchè dei tratti "originali" devono e possono essere lasciati così come sono..magari solo con qualche aggiusto ed in pochi punti...Basterebbe pensare di andarci "obbligatoriamente accompagnati da guide"....Non ho sentito mai che qualche gruppo si sia perso se accompagnato da guide "locali e/o preparate" del posto e non...Si è trattato nella totalità dei casi di "sprovveduti camminatori occasionali"...Se si vuole rendere invece queste vie fruibili a "tutti, compreso quelli che ci vogliono andare con le scarpe con tacco diciamo del 10..." allora mi sembra giusta la preventivazione di spesa del comune, che sommata nelle varie voci dove si parla di sentiero e percorso ammonta a ben "8.400.000 circa..." a questo punto credo che ci sarà anche "un tappeto ad attenderli" per tutto il percorso...saluto, MatteoFREE

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  4. Il Comune dovrebbe fare di più, l'escursionismo è una grande risorsa per il turismo, la gastronomia, l'agricoltura e l'artigianato.
    Inoltre potrebbe creare nuove figure professionali.
    Sulla polemica in corso , mi permetto di dire che le competenze vere sono quelle da valorizzare e l'esperienza prevale sempre nei fatti e non nelle chiacchiere.
    Visetti ha professionalita e competenze specifiche e esperienza consolidata ed internazionale.
    Quindi.....................
    Buon 2015 a tutti
    Luigi Poi

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  5. I PARTE del commento di Ciro Di Martino (componente della Commissione Regionale di Escursionismo del Club Alpino Italiano) pubblicato in due parti per eccedere il limite di caratteri consentito

    Il Club Alpino Italiano provvede “al tracciamento, alla realizzazione e alla manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche” (Legge 24.12.1985 n. 776, art. 2 comma b). Purtroppo questa legge, sempre valida, non ha trovato pratica e chiara applicazione nelle varie legislazioni regionali, provinciali e comunali. Da ciò scaturisce una selva di comportamenti da parte di Comunità Montane, Parchi, Regioni, Provincie e Comuni per cui non si capisce esattamente chi deve fare e cosa deve fare. Fermo restando la legge nazionale, quindi, il CAI ricerca la stipula di protocolli d'intesa o convenzioni con le istituzioni anzidette attraverso le quali chiede di veder confermato quello che la legge ha stabilito, cioè interessarsi dei sentieri. In tal modo, fermo restando le competenze di ognuno di questi enti, il CAI offre, gratis, la sua competenza ed esperienza nella gestione del tracciamento, la realizzazione e la manutenzione dei sentieri.
    Cosa ha fatto, sta facendo e farà la Sezione di Castellammare di Stabia del CAI. La sua competenza territoriale è la provincia di Napoli del Gruppo Montuoso dei Monti Lattari. Intanto ha sollecitato tutte le Istituzioni interessate (Comunità Montana, Parco Regionale e Comuni) a condividere una specifica convenzione. Con essa le Istituzioni ci mettono i fondi e le risorse umane, che esse gestiscono in proprio e che possiedono (il CAI da solo non potrebbe mai operare perchè non ha risorse e quello che fa è dovuto soltanto all'opera di volontariato dei suoi soci), mentre il CAI offre la propria opera di consulenza come fa in Italia da oltre 150 anni: quale segnaletica adottare, quali sono i sentieri, quali numeri devono avere, come fare una loro manutenzione rispettosa dell'ambiente, ecc.). Nonostante fossero state interpellate tutte le istituzioni interessate, finora solo il Comune di Sant'Agnello ha stipulato la convenzione! Il CAI NON VUOLE invadere il campo di competenza di nessuno e NON PUO' essere responsabile di carenze di altri soggetti. I suoi propositi, per statuto, sono: promuovere la frequentazione sostenibile della montagna! A tale scopo la sezione CAI di Castellammare di Stabia, assieme a quella di Cava de' Tirreni, ha stipulato un contratto di collaborazione con GARMIN, leader nel mondo di apparecchiature GPS, al fine di dotare questi strumenti di orientamento delle tracce dei sentieri CAI. In tal modo, un escursionista, per esempio, neozelandese, comprando un GPS Garmin, potrà avere in dotazione già caricate, le tracce dei sentieri CAI dei Monti Lattari, per cui sarà più difficile perdersi. Con il Consorzio di Qualità di Amalfi, associazione degli albergatori amalfitani, queste due sezioni CAI, hanno stipulato un contratto per cui verrà sponsorizzato un sito web dedicato e la redazione di una Nuova Carta dei Sentieri. Con questi ulteriori strumenti, tecnologicamente avanzati, gli escursionisti potranno trovare nel cartolerie la nuova carta dei sentieri e collegarsi al sito per conoscere, in tempo reale, le ultime notizie sui sentieri dei monti Lattari. Ovviamente alle tracce sul GPS e a quelle sulla nuova carta dei sentieri, il CAI farà coincidere sul terreno i segni bianco e rosso, internazionalmente riconosciuti come segni dei sentieri.
    (il testo segue nel prossimo commento)

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  6. II PARTE del commento di Ciro Di Martino (componente della Commissione Regionale di Escursionismo del Club Alpino Italiano) pubblicato in due parti per eccedere il limite di caratteri consentito.

    Per quanto riguarda il merito della problematica del sentiero Torca-Recommone la posizione è la seguente. La frequentazione della montagna implica accettazione del rischio di subire infortuni anche gravi. Troppo spesso vediamo persone e gruppi "avventurarsi" sui sentieri senza conoscerli, senza sapersi orientare, senza essere guidati da persone professionalmente esperte e preparate, senza essere dotate dell'attrezzatura e abbigliamento adeguato al fine di mitigare i rischi che, ripeto, sono insiti nella natura degli itinerari percorsi. Forse questo dovrebbe essere addirittura proibito. Gli iscritti al CAI, oltre ad avere un'assicurazione contro gli infortuni, sono accompagnati da persone esperte che hanno frequentato corsi molto selettivi che li professionalizzati in modo specifico sull'accompagnamento di gruppo, orientamento, topografica, metereologia, ecc. Ciò non ostante il CAI possiede le competenze per aiutare e soccorrere chi dovesse trovarsi in condizioni di bisogno sulla montagna, attraverso il proprio Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, costituito da iscritti al CAI particolarmente esperti, che prestano la loro opera in modo gratuito, a volte lasciando temporaneamente il proprio lavoro. Il CNSAS del CAI assume la conduzione dei soccorsi in tutti i terreni di montagna, avendo la preminenza della direzione dei soccorsi nei confronti delle Forze di Pubblica Sicurezza (Carabinieri, Guardie Forestali, Vigili Urbani, Polizia, ecc.). Una stazione del CNSAS condivide la propria sede con la sezione di Castellammare di Stabia. Ciò premesso, abbiamo convenuto che una via più breve e più sicura, dovesse essere offerta agli escursionisti che decidessero di percorrere l'Alta Via dei Monti Lattari in prossimità del tratto in discesa dalla pineta di Monticchio alla spiaggia di Recommone. La cosiddetta variante Spina all'Alta Via dei Monti Lattari, suggerita da Giovanni Visetti ed accettata nei nuovi sentieri CAI. Ciò non toglie che il CAI NON VUOLE abbandonare i tracciati storici e, quindi, neanche quello che porta a Recommone. Mettere un cartello di avviso di pericolo? La nuova carta definirà tutti i sentieri anche in base alla loro difficoltà. Dovrebbe essere in commercio tra qualche mese. Quel tratto avrà come sigla di difficoltà "EE", cioè è consigliato ad Escursionisti Esperti. Una segnaletica verticale, con tutte le indicazioni del caso, può essere pensata solo con la fattiva partecipazione dei Comuni interessati. Se vi fossero posti i tabelloni di inizio sentiero, il CAI possiede le professionalità per il loro progetto, sia per quanto riguarda l'inquadramento storico, naturalistico del sentiero che per rendere chiare le difficoltà di percorrenza.
    Ciro Di Martino

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  7. A seguito di alcuni interventi su FB e sul blog di Giovanni Visetti ed una nota inviatami dello stesso Giovanni e dall’amico Antonio Palumbo, voglio cercare di fare chiarezza sull’argomento, perlomeno tento.
    Partiamo dal Piano Triennale delle opere pubbliche del comune di Massa Lubrense.
    Voglio innanzitutto lanciare una riflessione con un paio di domande.
    1) - Scorrendo quell’elenco (che io amo definire libro dei sogni) ed arrivati alla fine avete letto il totale degli importi?
    2) – Pensate davvero che il Comune possa disporre in tre anni di circa 38 milioni di Euro?

    Tanto premesso cerco di spiegarmi.
    Il Piano Triennale è un atto che le Amministrazioni sono tenute ad adottare obbligatoriamente e comprende un elenco di opere pubbliche con indicato gli importi e la fonte di finanziamento. Difatti, tranne pochi casi, si tratta di progetti di massima (non esecutivi ) per i quali è stata inoltrata richiesta di finanziamento, ma senza alcuna certezza di ottenerlo.
    In questo momento, tranne poche opere di importo minimo, l’unica certezza è costituita dal finanziamento di circa € 2.800.000 per la sistemazione della Via Minerva e dell’Area di Punta della Campanella.
    Gli altri interventi, di una certa importanza, sulla rete dei sentieri ed inseriti nel Piano sono idee progettuali inserite in un progetto redatto in collaborazione con il FAI per la valorizzazione di tutta la fascia costiera. Inoltre va precisato che potrebbe non coincidere con il percorso dell’Alta Via dei Monti Lattari, segnato dal CAI.
    Spero di essere riuscito a spiegare e quindi chiarire l’aspetto riguardante il Piano Triennale ed il famigerato punto 34.

    Infine, vorrei che si evitassero tante polemiche sui sentieri ed in particolare su questi duecento metri dello 00 dell’Alta Via dei Monti Lattari. Credo che Giovanni Visetti abbia risposto esaurientemente in merito alla questione. Io sono in perfetta sintonia con Giovanni e le sue considerazioni sono sacrosante, l’unica cosa su cui dissento da lui è il passaggio su Recommone e Marina del Cantone, che io reputo borghi suggestivi per l’escursionista. Però mi rendo anche conto delle difficoltà e della mancanza di sicurezza in quel tratto. Sto valutando soluzioni al problema, anche insieme al CAI ma la soluzione non è semplice, per i motivi più volte menzionati.

    In ultimo vorrei dire qualcosa su Giovanni Visetti. Giovanni non ha certamente bisogno di un difensore d’ufficio, lo fa molto bene lui stesso, ma non sono giustificati i continui attacchi alla sua persona ed all’Amministrazione Comunale con cui collabora. Giovanni è un ottimo cartografo, campione di orientamento, esperto escursionista internazionale - ribadisco internazionale - ed amante del territorio e delle sue tradizioni. A qualcuno può dar fastidio il carattere ma non si possono mettere in discussione competenza, consigli e professionalità, e tantomeno ipotizzare guadagni illeciti soprattutto con il Comune, con il quale ha spesso collaborato gratuitamente e soprattutto a prescindere dalle Amministrazioni che si sono succedute.
    Voglio concludere con l’assicurazione rivolta ad Antonio Palumbo ed a tutti gli escursionisti che l’Amministrazione Comunale rivolge particolare attenzione alla rete di sentieri poiché ritengo che costituisce una grande proposta di promozione turistica del territorio. Aggiungo che le cartine apposte sui tabelloni presenti sul territorio sono ancora quelle vecchie. Sono in stampa le nuove, la cui scansione è stata fornita gratuitamente da Giovanni Visetti, unitamente ad ulteriori tabelloni da installare in tutte le frazioni.
    Saluti a tutti
    Donato Iaccarino


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  8. Buonasera a tutti ... volevo esprimere la mia opinione poiche" credo che dove esiste il colloquio tra diverse persone e simbolo di civilta" e di questo ne sono contento, e credo che un incontro tra tutti gli interessati a questa grande passione possa solo essere un inizio di crescita per il territorio di Massa Lubrense che ha bisogno di un ulteriore sviluppo , proprio ieri sera ... mi sono recato a Pompei mio paese d origine e mio zio mi ha parlato della sua esperienza escursionistica a punta campanella descrivendomi alcuni punti di particolare pericolo e soprattutto a riguardo della strada sconnessa e con buche profonde .Il mio vuole essere un invito a tutti ad organizzare un incontro con la partecipazione dell assessore Iaccarino dove poter conversare ed esporre tutti i dubbi e le eventuali idee possibili alla fine di dare un contributo per il miglioramento della sentieristica Massese. Un caro saluto a tutti Alessandro Nacchia

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  9. perdonami giovanni per la precisazione ma io non sono caduto in alcun equivoco. ( forse non sono stato chiaro nel commento precedente) Ho compreso perfettamente che anche a te piacerebbe l'itinerario attuale se sistemato e che il percorso alternativo nasceva dalla costatazione che così com'è quel tratto è sostanzialmente non utilizzabile o comunque fuori dalle possibilità dell'escursionista medio. ho solo espresso il mio giudizio che, potendo scegliere tra le due opzioni ( sistemazione esistente -variazione percorso) avrei preferito la prima. sono quindi del tutto d'accordo con te e non era affatto mia intenzione ascrivere te tra quelli che avrebbero preferito il nuovo percorso. del resto tu nel tuo primo post non esprimevi affatto una preferenza. semmai rilevavi che , qualora non si potesse sistemare la discesa verso Recommone, non vi erano condizioni ostative a variare il percorso perchè dal punto di vista panoramico non vi erano sostanziali differenze ( cosa sicuramente vera perchè effettivamente il tratto più bello è quello precedente) . Paolino

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