mercoledì 29 gennaio 2014

Escursionismo: profili altimetrici da gps (a pazziella ‘mmano ‘e ccriature)

Sospendo temporaneamente la trattazione della conversione dei dislivelli per parlare delle fonti da cui recuperare dati relativi a percorsi, quote, dislivelli e profili, ma con criterio.
Per le mappe (dalle quali si può ricavare tutto) il materiale il cartaceo resta, a mio modesto parere, il migliore in quanto si ha la possibilità di avere una visione d’insieme, non si ha il limite delle dimensioni dello schermo e della minore leggibilità e si è certi della fonte (attendibile). 
Ci sono le tavolette I.G.M. (anche quelle vecchie vanno bene, può mancare qualche strada, ma le montagne sono sempre le stesse), le carte regionali (esistono dei 25.000 più aggiornati dell’I.G.M., seppur non della stessa qualità) e tante carte specifiche per l’escursionismo, la maggior parte delle quali utilizzano l’I.G.M. come base (come quelle del C.A.I.). 
Alcune carte sono derivate, come le mie per la parte estrema della Penisola Sorrentina, Faito e Capri, e quelle di Cart&Guide per la parte della Costiera Amalfitana (la loro serie al 10.000 resta la più affidabile di quell'area).
In rete si trova ormai di tutto e di più e oltre alle cartografie, ci sono un’infinità di tracce e profili derivati da gps. Raccomando di usare discernimento e buonsenso utilizzando dati recuperati da internet e, in particolare per quote e profili, andate con i piedi di piombo. 
Tanti sono quelli che pubblicano le loro tracce senza minimamente rendersi conto che sono inverosimili. Potrei riempire pagine e pagine di immagini di tracciati che si aggrovigliano su se stessi (pur essendo in realtà lineari), presentano improbabili zigzag con angoli acuti dove non c’è l’ombra di un tornante e infine profili e quote che rasentano il ridicolo. Infatti le quote sono notoriamente i dati meno affidabili fra quelli forniti dai gps e su questo argomento troverete tante discussioni online, su forum e blog.
Spesso chi pubblica non ha nessuna conoscenza in materia e quindi non si rende assolutamente conto di che tipo di informazioni fornisce. Ha comprato il suo bel giocattolo (gps), va in giro, scarica e pubblica.
Questo è uno dei tanti profili “seghettati” (chiaramente prodotto da gps) che in conseguenza di sbalzi lettura quota fa apparire una (probabilmente) semplice escursione in discesa una impresa degna di Messner, con mille precipizi, pareti da scalare e crepacci!
Volendo fidarsi dei dati assoluti (forse vicini alla realtà) si deduce che una prima brevissima salita (meno di 200m) porta al punto massimo (1.071,8m di quota), ma potrebbe anche essere una fase di “assestamento” del gps e quindi non esserci salita, ma in ogni caso è altamente improbabile che esista quella “parete” di circa 50m di altezza proprio all’inizio.
Poi si dovrebbe scendere fino a quasi 600m in poco meno di 3km (15% circa di pendenza, visto che si perdono 450m di quota in 3km); ad un tratto senza grandi dislivelli segue una ripidissima risalita fin oltre i 700m e da lì ci si dovrebbe “calare lungo una parete di oltre 100m” (vi sembra plausibile??) per giungere infine alla meta in meno di un chilometro al 10-11% di pendenza.
Ora, se il gps di questo signore ha sommato i dislivelli di tutti i saliscendi (chiaramente inesistenti), nella casella “dislivello totale” comparirà un numero astronomico.
Colgo l’occasione per far anche presente che la differenza fra i dislivelli in salita e in discesa DEVE ESSERE SEMPRE UGUALE alla differenza di quota di arrivo e partenza (e non della massima e della minima). In questo caso sarà di 520m circa, almeno a giudicare dal grafico.
I dislivelli in salita e discesa dei percorsi circolari o di andata e ritorno, avendo punti di partenza e arrivo coincidenti (quindi identica quota), DEVONO ESSERE IDENTICI in valore assoluto. Di tanto si sale, di tanto si scende … elementare Watson (ma sembra non per tutti).
Questo è un esempio nel quale, pur essendo un percorso lineare, arrivo e partenza hanno pari quota e logicamente ci si aspetterebbe che salita e discesa si pareggino … eppure viene dichiarato un dislivello in salita maggiore di quello in discesa.
Anche di questi esempi se ne trovano a bizzeffe online. Una volta mi è capitato di leggere in un sito varie schede dati di questo tipo:
* quota partenza 820m        * quota arrivo 1.150m        * dislivello 290m (??)
Se la differenza netta fra partenza e arrivo è di 330m qualunque valore maggiore potrebbe essere veritiero per la salita, ma certamente nessuno inferiore! Potrebbe essere 500 in salita e 170 in discesa (diff. 330m) o 873 in salita e 543 in discesa (diff. 330m), ecc. ecc.
Chiaramente non voglio demonizzare i gps, semplicemente sostengo che prima di pubblicare dati si dovrebbero ricontrollare le distanze, correggere i profili e eliminare dalle tracce gli evidenti sbalzi. Chi sovrappone le proprie tracce di uno stesso percorso in un unico file si rende conto facilmente delle incongruenze e discrepanze dei dati registrati in differenti uscite.
Non date per assodato il fatto essendo in rete i dati derivati da gps siano tutti veritieri. Dovremmo aver superato l’epoca in cui c’era chi credeva che “i comunisti mangiavano i bambini” e del “è certamente vero, l’ha detto la televisione!”.
Controllate anche tutto ciò che scrivo, cerco di essere accurato, ma il refuso è sempre in agguato!
Siate sempre giustamente sospettosi, dubbiosi e scettici, cercate di rendervi conto di ciò che leggete e confrontatelo almeno con un’altra fonte. 

martedì 28 gennaio 2014

Escursionismo: pendenze e conversione dei dislivelli in distanza virtuale

La tabella svizzera utilizza alcuni calcoli matematici, ma questi si basano sull'esperienza e sui riscontri di migliaia di escursionisti. Nessuno potrà comunque trovare un’assoluta sintonia fra i dati della tabella e i propri risultati, e ciò è chiaro, ma raffrontandoli su percorsi di diversi dislivelli, distanze e pendenze si vedrà che lo scarto percentuale sarà abbastanza costante.
Conoscendo a priori distanze e dislivelli è quindi possibile stimare, con decente approssimazione, il tempo necessario per completare un qualunque percorso. Ma non dobbiamo dimenticare che anche le pendenze rivestono un ruolo importante, a volte fondamentale, e penso sia opportuno ricordare cosa si intende per pendenza.
Si tratta del rapporto fra il dislivello superato lungo un certo percorso e viene espresso in percentuale. Esempio: una “pendenza del 7%” indica che si guadagnano (o perdono) 7m di quota per ogni 100m percorsi. La semplicissima formula per ricavare la pendenza è: dislivello/distanza. Un percorso di 3.300 con dislivello di 429m fra le quote di partenza e di arrivo avrà una pendenza media del 13% (429/3.300).
Non si deve confondere la pendenza con l’inclinazione che è un angolo e pertanto viene misurato in gradi (°).
Ciò premesso, veniamo al nocciolo della questione. Al fine di trovare un soddisfacente coefficiente di conversione dei dislivelli in distanza virtuale, ho calcolato le variazioni delle distanza percorsa rispetto a quella in piano per penndenze fino al 20% con intervallo di 2,5%. Applicando la formula:
(m in piano - m con pendenza x%) / dislivello
si possono quantificare i metri di percorso persi  (o guadagnati, se si va in leggera discesa) per ogni metro di dislivello, secondo le varie pendenze, ed ecco i risultati:
Interpretazione: affrontando una salita al 5%, per ogni metro di dislivello (secondo la tabella svizzera) si percorrono 3,20m in meno rispetto alla previsione per un tragitto in piano. Quindi 100m di dislivello (se la pendenza è del 5%) equivarrebbero a 320m di percorso.
Questi calcoli prescindono dalla velocità e quindi dal tempo impiegato. Inoltre potete notare che in discesa, fino a poco oltre il 10%, ci sarà un guadagno. Lo stesso percorso appena preso in esame, se fatto al contrario, ci permetterà di percorrere 2,07m in più per metro di dislivello perso, vale a dire 207m. E questo porta ad una regola generale: ciò che si perde in salita, non si riguadagna in discesa!! E con l’aumentare delle pendenze anche la discesa diviene più lenta.

Per ora mi fermo, ma non finisce qui …

domenica 26 gennaio 2014

Escursionismo: fattori che incidono sui tempi di percorrenza

Come anticipato in un recente post, comincio a trattare della quantificazione del dispendio energetico e dell’aumento dei tempi derivante non solo dai dislivelli assoluti, ma anche dalle pendenze, talvolta significative. Velocità, tempi, distanze, pendenze, qualità del percorso e dislivelli sono tutti elementi fondamentali per la pianificazione, e quindi la buona riuscita, di un’escursione.
Visto che non tutti usano il buon senso, ritengo sia necessario ribadire che tutti ragionamenti in merito a come e quanto le variazioni di quota, sia positive che negative, incidano sui valori già proposti per le camminate in piano sono soggettivi e sperimentali, seppur basati su migliaia di chilometri di esperienza.
Ottenere valutazioni assolutamente precise per l’escursionismo è impossibile. Alle ovvie difficoltà per valutare il dispendio energetico preciso per qualunque movimento (superabili accontentandosi di una decente approssimazione) se ne sommano varie altre.
Per esempio, i lunghi percorsi in piano sono di solito su fondo duro o comunque livellato. Si può precedere con passo regolare e costante e i piedi si sollevano pochissimo da terra, ma sui sentieri, anche quelli poco accidentati, si sollevano molto di più e si deve spesso cambiare l’ampiezza del passo. Ulteriori energie saranno necessarie per rimettersi in equilibrio, per affrontare scale non regolari e per compensare la probabile peggior trazione.
Tralasciando fattori per noi poco influenti quali l'altitudine (per incidere  significativamente dovremmo andare al di sopra dei 2.000m) o temperature “estreme” (che per fortuna dobbiamo affrontare raramente), dovremmo comunque considerarne altri estremamente personali a cominciare dall'equilibrio. Ho visto escursionisti fortissimi di gambe che in salita volano e poi si attardano molto in discesa per lentezza nella scelta di dove mettere i piedi, scarsa sicurezza negli appoggi, poca continuità nell'avanzamento, timore di cadere, ecc..
Non da ultimo si deve tener presente che camminare su percorsi asfaltati, cementati o selciati è ben diverso dal procedere in un sottobosco pieno di radici e ramaglie, o su terreno pietroso, sabbioso, fangoso e via discorrendo.
Nel prossimo post (Conversione dei dislivelli in distanza virtuale equivalente) analizzerò i criteri della tabella dei tempi di percorrenza proposta dall'Ente Sentieri Svizzeri cercando di giungere ad una formula semplificata della previsione tempi che consideri sia i dislivelli che le pendenze e, possibilmente, il tipo di terreno. Questo metodo è quello che sto regolarmente adottando e perfezionando da quando 5 anni fa ho cominciato a proporre lunghe camminate come la MaraTrail, Animal Trail (50km), Vagrant Trail (60km) (vedi www.maratrail.com).
Per ognuna di esse ho previsto una specifica tabella di marcia che, come molti di voi sanno, si è rivelata più che realistica tant'è che abbiamo sempre rispettato gli orari dei passaggi tranne, talvolta, concludere in leggero anticipo a causa della “frenesia dei miei compagni di escursione, ansiosi di mettersi a tavola …

mercoledì 22 gennaio 2014

Escursionismo e salute: km e kcal - prevenire è meglio che curare

Anche se la formula da utilizzare (vedi post precedente) è semplicissima, mi rendo conto che i calcoli sono comunque ostici per quelli con idiosincrasia per l'aritmetica, anche quella terra terra …, quindi propongo qualche esempio e allego delle tabelle ancor più chiare.
A quelli che vogliono dimagrire ricordo che un kg di massa corporea equivale a circa 7.000 kcal e sottopongo un problema da scuola elementare (almeno quella dei miei tempi):
Antonio pesa 70kg da vari mesi e vuole dimagrire di un chilo, ma senza cambiare la sua dieta. Quanti km dovrà percorrere per ottenere questo risultato?
Soluzione: 7.000 (le kcal equivalenti ad un kg di peso corporeo) / 70 (il peso di Antinio in kg e quindi le kcal che brucia per ogni km percorso) = 100 (km da percorrere).
Do per assodato che tutti siete in perfetta forma, che godete di ottima salute e non avete bisogno o voglia di dimagrire. Ma sono anche sicuro che vi piaccia anche mangiare bene ... e talvolta un po’ più del normale. Esempio: considerato che 100g di pasta secca apportano circa 360kcal, il giorno in cui vorrete mangiarne 50g in più (senza aumentare il condimento) dovrete bruciare 180kcal in più
Chi pesa 60kg dovrà percorrere 3km mentre ne basteranno appena 2 (cioè uno qualunque dei circuiti di trekking urbani proposti) a chi ne pesa 90! 
Il trucco per godersi veramente questi esemplificativi 50g di pasta (ma vale per qualunque altro extra) sta nell'approccio psicologico: anticipare l'attività motoria. Invece di abbuffarvi per poi dover correre ai ripari con diete strane, digiuni letali o iperattività che non vi potete permettere, camminate prima del banchetto, se necessario cominciate qualche giorno prima. Le camminate fatte in previsione di un lauto pasto sono molto più leggere e piacevoli di quelle gravate e spesso rovinate dai sensi di colpa. Sarà semplice percorrere qualche km in più sostenuti da una forte motivazione (il miraggio del cibo extra che vi state guadagnando), mentre gli ultimi km di una camminata "imposta" dagli stravizi passati saranno una via crucis. Che li facciate prima o dopo, i chilometri che dovrete percorrere per bilanciare gli "extra" sono esattamente gli stessi.
Ed ecco le tabelle, per tutti i pesi da 50 a 100kg, indicanti sia i chilometri da percorrere per dimagrire di un kg sia i metri da percorrere per guadagnarsi 50g di pasta:
Qualunque cosa desideriate mangiare, scoprite quante calorie apporta, dividete questa cifra per il vostro peso e saprete quanti chilometri percorrere PRIMA di ingurgitarla! 
Buon Appetito!

lunedì 20 gennaio 2014

Escursionismo e salute: tabelle che indicano kcal bruciate per ora? Fuorvianti

Camminando o correndo sappiate che le kcal che bruciate sono proporzionali ai km percorsi e al vostro peso. Quindi le tante tabelle che forniscono dati riferiti al tempo (kcal/h) sono più o meno campate in aria sia per il jogging che per l’escursionismo e per il semplice camminare.
Se consideriamo che la maggior parte di quelli che corrono pesano fra i 50 e i 100kg (per mantenersi stretti) e che si muovono ad una velocità compresa fra gli  8 e i 15 km/h, il dispendio energetico potrebbe variare da 400 kcal/h a 1.500 kcal/h. 
Per fare un esempio un po’ più estremo, ma del tutto realistico, per bruciare le stesse kcal di un atleta di stazza notevole (un rugbista di 120kg) che percorre 10km una ragazza di 50kg dovrebbe percorrere 24km.
Esiste una semplice formula che seppur empirica è molto vicina alla realtà e quindi universalmente utilizzata tranne che per ricerche scientifiche o casi particolari nei quali c'è bisogno di una maggiore precisione. Ricordate che nelle attività considerate il dispendio energetico è indipendente dalla velocità ... contano solo i km percorsi
Ecco la formula (gli escursionisti considerino anche il peso dello zaino):
1kcal x km percorso x kg peso 
Tutto quanto detto si riferisce a movimento in piano o con dislivelli minimi. In particolare per gli escursionisti il dispendio energetico può aumentare, e di molto, in relazione ai dislivelli affrontati non solo in salita (è chiaro a tutti), ma anche in discesa. Questo calcolo è molto più complicato e deve tener conto di molti altri fattori oltre alla distanza.
In conclusione, a parte il fatto che camminare fa bene a prescindere, chi mira esclusivamente a bruciare kcal deve solo contare i km percorsi, qualunque sia la velocità. Chiaramente chi ha pochissimo tempo a disposizione dovrà aumentare la velocità (ed eventualmente correre) per aumentare il chilometraggio e quindi il dispendio energetico.
Non sottovalutando il fatto che il camminare è molto più "gentile" con le nostre articolazioni (soprattutto ginocchia e caviglie) chi ha tempo farebbe meglio a camminare piuttosto che correre a meno che non abbia ambizioni agonistiche, anche se di livello amatoriale. Invece di correre un’ora percorrendo 10-12km (5’00”-6’00” al km) si può camminare a passo svelto (5-6 km/h) per 2 ore percorrendo esattamente la stessa distanza.
In un prossimo post vi esporrò anche delle considerazioni in merito all'alimentazione, con approcci molto diversi.

PS - visto che non sono un super-esperto, siete assolutamente liberi di non prendere per oro colato quanto appena esposto. Al contrario siete invitati a cercare conferme o smentite in merito a quanto affermato in questo post. Mi sono permesso di mettervi una pulce nell'orecchio forte di un’esperienza ultraquarantennale (avete letto bene, più di 40 anni) nel campo della corsa e della camminata e per aver letto molto relativamente all'argomento.

venerdì 17 gennaio 2014

Escursionismo: prepariamoci alle lunghe escursioni primaverili e teniamoci in forma con il Trekking Urbano

Nell'ambito di un progetto di più ampia portata, ho ritenuto opportuno iniziare a proporre dei percorsi urbani nei centri abitati di Sorrento e di Sant'Agnello (due per ogni Comune). 
La lunghezza media di ciascuno di essi è di un paio di chilometri e collegandoli si giunge ad un giro di 4,1km per i due di Sorrento e 3,9km per quelli di Sant’Agnello. Il giro completo (9,5km) li comprende tutti e include il necessario collegamento di 750m (da percorrere due volte).
Tutti i percorsi sono configurati ad anello e quindi si può iniziare da un qualunque punto.
Utilizzano strade pubbliche che sono illuminate anche di notte, almeno ci sono i lampioni, e hanno fondo duro (asfalto, mattonelle, basalto, ecc.) e quindi non prevedono parti sterrate. Per la quasi totalità dei pochi tratti lungo strade di maggior traffico sono presenti marciapiedi.
I dislivelli non sono significativi e le pendenze sono molto ben distribuite. Solo il percorso di Sorrento centro storico include scale, poche e larghe, ed è quello con maggior dislivello (30m).
Gli altri hanno dislivelli di 9, 21 e 27m circa, sempre molto ben distribuiti.
Si consiglia vivamente di pianificare un proprio programma settimanale di 10, 20 o anche 30km in 3-5 uscite. Sia le distanze che la velocità media potranno essere facilmente calcolate e controllate in modo da poterle poi gradualmente aumentare a seconda delle proprie necessità e dei propri obiettivi. E queste sono le cartine dei percorsi proposti (clicca per ingrandirle):
 
Aggiornamenti e appuntamenti su www.giovis.com e su FB Camminate!

giovedì 16 gennaio 2014

Escursionismo: Trekking Urbano e SALUTE

Come forse qualcuno ricorderà sabato scorso ho proposto un trekking urbano nei centri storici di Sorrento e Sant'Agnello. Nel post in cui lo annunciavo mettevo anche al corrente del mio progetto di diffusione del camminare non solo per diletto (con la massima espressione nell'escursionismo), ma anche a scopo terapeutico e per prevenzione ...
Fra la ventina di camminatori intervenuti c'era anche Agostino che, sua sponte, già aveva iniziato a promuovere “camminate veloci” su circuiti cittadini.
Nelle more dell'organizzazione effettiva dei gruppi di cammino urbano (su vari percorsi, a diverse velocità, anche durante la settimana e non solo nei week-end, ognuno per un proprio fine) penso che gli interessati a questa attività accoglieranno con piacere la notizia della collaborazione “ufficiale” di Agostino al mio progetto. Lo scopo finale è quello di far camminare tutti avendo coscienza di quello che fanno, degli obiettivi che stanno perseguendo e di come lo stanno facendo.
Vi ricordo che il camminare è il modo naturale degli umani per spostarsi e che è una vera panacea tant'è che da secoli esiste il motto solvitur ambulando (si risolve camminando) il quale è stato a ragion veduta adottato dai FREE - Free Ramblers, Escursionisti Epicurei.
Tutti, ma in particolare quelli che vogliono migliorare la propria qualità di vita in modo naturale e oltretutto a costo zero, potranno essere aggiornati in merito alle prossime “camminate urbane” consultando la pagina FB Camminate.
Anche se maggiori dettagli verranno forniti con apposito post, vi anticipo che sabato 18 si replica lo stesso Trekking Urbano proposto la settimana scorsa, con partenza alle 14.45 da piazza S. Antonino (Sorrento).

mercoledì 15 gennaio 2014

Stupidità: non è mai colpa nostra! ... e infine escursionismo

Il “partito” di quelli che accampano scuse scelte fra le più improponibili, si lamentano di mancati avvisi di pericolo, dicono che alcune cose sono “difficili” (ma non pensano mai di essere incapaci) e via discorrendo è in aumento costante. 
Comincio dall'ultimo gruppo. Leggendo i commenti in merito a un B&B dove ho appena pernottato a Roma, nei pressi della stazione Tiburtina, ne avevo trovato uno di un cliente che sosteneva che era molto difficile da trovare, un altro diceva che aveva avuto difficoltà ad attraversare la strada perché non trovava il sottopassaggio e infine uno raccomandava di scendere alla stazione giusta altrimenti invece dei 200m (dichiarati nel sito e reali) si sarebbe camminato per km come aveva fatto lui.
Ma sono geni o buontemponi? Non volendo approfondire il terzo caso (chiunque abbia un minimo di buon senso si rende conto che, scendendo ad una stazione sbagliata, poi deve percorrere chilometri per giungere a destinazione …) vi dirò della situazione reale. Premesso che a chi prenota viene fornito indirizzo (una strada principale) e cartina (chiara), come ci si può perdere dovendo percorrere appena 200m, lungo una strada principale, parallela ai binari (a vista, quindi con palazzi solo da un lato), con tutti i civici chiaramente segnati? Non bisogna essere degli scienziati per capire che si deve attraversare la strada all’uscita della stazione (strisce e semafori, nessun sottopassaggio) e poi camminare sul marciapiede controllando i numeri civici dei palazzi (decrescenti, forse questa era la difficoltà) fino a trovare il B&B, effettivamente a 200m dalla stazione.
Ma neanche i tragici incidenti fermano i folli “commentatori”. Qualche giorno fa, a proposito della morte dello studente a Lecce ho letto, specialmente fra i primi pubblicati, commenti oserei dire improponibili, come:
"Una scuola deve essere sicura in tutto e per tutto! Punto e basta. Senza "se" e senza "ma"."
Per fortuna poi quelli con più buon senso hanno preso il sopravvento con altri commenti forse anche cinici, ma più realistici, come:
"Ma avete visto che intorno al lucernario c'è una ringhiera così alta che ha dovuto prendere una sedia per scavalcarla ? Diciamo una protezione del genere non sta li per nulla. Se a 17 anni non capisci queste cose allora caro mio questa è selezione naturale."
Clicca qui per leggere i commenti sul Corriere 
Dagli Stati Uniti ci arrivano sempre tante “novità”, ma anche tante nuove cattive tendenze, come quella di scaricare sempre la colpa su altri. Vi ricordate della causa intentata da uno che si era versato un caffè bollente addosso e chiedeva un cospicuo risarcimento sostenendo che doveva essere avvisato che versandoselo addosso si sarebbe ustionato? E di quell'altro che fece causa a McDonald’s perché non avvisava che mangiando 5 BigMac al giorno (come aveva fatto lui per vari anni) si rischiava l’obesità? Era arrivato a oltre 200kg ... ma a 150kg non gli poteva venire già qualche sospetto in merito alla bontà della sua dieta?
Visto che negli USA tutti fanno causa a tutti, per qualsiasi motivo, per quanto folle sia, tutte le compagnie si sono viste costrette a mettere in guardia gli utenti dai possibili danni derivanti da utilizzo improprio dei  propri prodotti, attrezzature, strutture, apparecchiature e via discorrendo.
Alcuni di questo tipo di warnings sono stati raccolti in un libretto dal significativo titolo “Remove child before folding” (togliere il bambino prima di ripiegarlo, chiaramente riferito al passeggino) nella quale si trovano delle “perle” come: non stirare abiti mentre li si indossa, non chiudersi a lungo nel frigorifero, … e chi conosce l’inglese ne può trovare altre elencate in questa pagina
E per quanto riguarda l’escursionismo, i sentieri e le montagne spero che non ci ridurremo a dover vedere reti di protezione, balaustre e passamano dovunque. Oltretutto saranno perfettamente inutili perché l’irresponsabile di turno lo si trova comunque con o senza dissuasori. Limitiamoci a pochi e mirati aiuti alla sicurezza come le catene sul sentiero dell’Anginola fra Capri e Anacapri.

giovedì 9 gennaio 2014

Stupidità: religioni e tanto altro ... dove andremo a finire?

Sono solito sfogliare vari giornali on line e, quando ho tempo, mi diletto leggendo articoli “insoliti” già apparsi in altri paesi e, se per un qualsiasi motivo l’argomento mi incuriosisce, comincio a passare da un sito all'altro per saperne di più.  
Pensando che a molti possa essere sfuggito, a chi ha tempo da perdere (ma siete sicuri che sia tempo perso?) segnalo un articolo pubblicato ieri sul Corriere e stranamente già scomparso: Con lo scolapasta in testa: così giura il primo politico pastafariano. 
Chi ha dimestichezza con l’inglese può godersi anche l’originale sul Dunkirk Observer, più dettagliato e quindi ancor più divertente.
Chiaramente, data la sua bizzarria, ho voluto approfondire l’argomento e ho aperto il sito ufficiale dei Pastafariani, non i Rastafariani di Bob Marley, del reggae e della marijuana, ma proprio i Pastafariani della Church of the Flying Spaghetti Monster (FSM, tradotto come Prodigioso - o Mostruoso - Spaghetto Volante, il cui Libro Sacro è stato tradotto anche in italiano e pubblicato dalla Mondadori).
La pagina di wikipedia.it fornisce alcune informazioni, ma del tutto insufficienti a comprendere il fenomeno sociale e l’essenza del messaggio che va al di là delle religioni, delle libertà di culto e della comunicazione. Molti suggeriscono che The Flying Spaghetti Monster sia l’evoluzione della ben più seria metafora della Teiera di Russel (Bertrand Russel, 1872–1970, filosofo, logico, matematico e saggista gallese, autorevole esponente del movimento pacifista e divulgatore della filosofia).
Sulla pagina wikipedia in inglese (molto più dettagliata) si legge che vari Pastafariani in Austria, Rep. Ceca e Stati Uniti hanno ottenuto di poter avere la loro foto su documenti ufficiali con il colapasta in testa in quanto considerato copricapo religioso. 
L’ironica teoria FSM si basa su rigorosi procedimenti logici prossimi alla demenzialità e mina alla base evoluzionismo, scienza, creazionismo e religioni in genere. Eppure, questa evidente provocazione non ha impedito a numerosi “veri geni” di inviare non semplici brevi testi di minacce o insulti, ma lunghe discettazioni tentando di discutere “logicamente” con uno che è molto più bravo di loro in materia e probabilmente è capace di dimostrare tutto e il contrario di tutto e non per proprio tornaconto, ma giusto per puro gusto dialettico. Agli anglofoni suggerisco di leggere le hate-mail (messaggi di odio, insulti,  minacce, …) nel sito ufficiale dei Pastafariani www.venganza.org,  (venganza in spagnolo significa vendetta). 
La maggior parte di essi sono veramente deliranti e ricevono puntuali geniali risposte.
Addirittura il Consiglio Europeo si è occupato del Pastafarianesimo già nel 2007 definendolo "a parody on religion” e conclude il paragrafo affermando “Full of irony, this pseudo-religion is setting a trend and the cult is spreading” nel documento The dangers of creationism in education (vedi par.52)  «Council of Europe Parliamentary Assembly»
Ma secondo voi dovremmo essere più preoccupati di una possibile grande diffusione del Pastafarianesimo o di quello di cui sono senz'altro capaci i fondamentalisti di qualunque credo che perdono il loro tempo a insultare o a tentare di riportare alla “ragione”(?) il profeta Bobby Henderson, trentenne laureato in fisica, probabile genio della comunicazione che sostiene idee che rasentano assurdo?
Meditate gente, meditate, ma con il colapasta in testa … favorisce la concentrazione

martedì 7 gennaio 2014

Escursionismo e salute: cominciate a camminare e convincete i vostri amici

Da un po' di tempo sto elaborando un progetto per cercare di convincere i "non camminatori" a cominciare a passeggiare e spostarsi a piedi. Pare che i tempi siano maturi e penso di aver trovato i giusti partner. E' superfluo spiegare i motivi per i quali TUTTI dovrebbero camminare per prevenzione, cura e piacere. Proprio un paio di giorni fa era online un ennesimo articolo sul Corriere (sezione Salute) nel cui sommario si ribadiva che Fare attività fisica contribuisce a prevenire e curare oltre 40 malattie fra le più diffuse (leggi tutto l'articoloe chiaramente la parte centrale dell'articolo era dedicata al CAMMINARE, la più semplice, naturale ed economica delle attività motorie.
Si potrebbe dire che non c'era bisogno di quest'articolo sull'argomento per sapere quanto faccia bene camminare (... a tutti), ma mai come in questo caso repetita juvant! Continuare a ripeterlo è fondamentale per tentare di farlo capire. I concetti e suggerimenti più semplici e oltretutto utili sono spesso quelli più ostici da far recepire. 
Quanto ciò sia importante è chiaramente dimostrato anche dal fatto che medici e ricercatori di prestigiose Università, Associazioni e Fondazioni abbiano voluto redarre un breve e-book dal titolo STRATEGIE PER PROMUOVERE L’ATTIVITÀ MOTORIA E L’ESERCIZIO FISICO ALLO SCOPO DI PREVENIRE E CURARE OBESITÀ E DIABETE DI TIPO 2 (scaricalo gratuitamente) ed anche in questo caso il CAMMINARE è fra le prime azioni suggerite. 
Con l'intento di fornire il mio contributo, pratico e non scientifico, a questa promozione sto cercando di individuare dei percorsi di Trekking Urbano che possano essere interessanti non solo per chi deve camminare per motivi di salute, ma anche per chi lo fa per piacere e per chi vuole scoprire luoghi meno conosciuti dei centri della Penisola. 
E non da ultimo spero che almeno alcuni dei camminatori urbani prima o poi si convincano a passare all'escursionismo in ambiente naturale per godersi il quale dovranno probabilmente aumentare le distanze e sicuramente l'impegno fisico, ma anche la propria soddisfazione.
Con i miei sodali Free Ramblers, Escursionisti Epicurei andrò a fare una ulteriore ricognizione su tre circuiti già individuati, misurati e testati sabato 11 gennaio, con partenza da piazza Sant'Antonino (Sorrento) alle 14.30 in punto.
Chiunque sia interessato ad una passeggiata "allegra" di una decina di km è il benvenuto. 

sabato 4 gennaio 2014

Escursionismo: la 100km raddoppia con la versione short (68km)

Con i coordinatori della 100km (Matteo e Andrea) e le coordinatrici della neonata 68km (Ruth, Lucia e Dorina) abbiamo concordato i percorsi di massima delle due "passeggiate". Chiaramente continueremo a cercare di ottimizzarle e gli aggiustamenti finali saranno decisi in primavera anche in base allo stato dei sentieri. 
I percorsi condividono partenza e arrivo e anche i tempi di percorrenza (9-10 ore) saranno molto simili. Di conseguenza il passo della 68 sarà più lento di quello della 100km. 
I due itinerari hanno molti sentieri in comune in quanto quello più breve è stato pianificato tagliando alcuni tratti dell'altro e utilizzando bretelle come Conocchia invece di Palmentiello, Crocella (Day1) e Scalandrone invece di Brusara, Cerreto, Megano (Day2). L'ultimo giorno il percorso breve è praticamente identico alle parti iniziali e finali dell'altro saltando la parte centrale con un transfer.
Quindi i due gruppi di trekker probabilmente si incontreranno lungo il percorso oltre che per le cene, in partenza (spesa per colazione al sacco, caffè in piazza e transfer) e all'arrivo per un meritato bicchiere di vino o birra. 
Ed ecco, in breve, il programma (ulteriori info, cartine e profili su www.maratrail.com)
Day 1
Si parte da Pimonte e giunti al Faito i due percorsi divergono. Quello breve prevede l'ascesa al Molare e la successiva discesa alla Forestale via Conocchia per poi proseguire per frana, Capo Muro, Tre Calli e concludere a Bomerano. L'altro prevede un giro più lungo nei boschi del Faito e poi scende via Palmentiello a Crocella, Capo Muro, Tre Calli, Colle la Serra e Bomerano.
Day 2
Da San Lazzaro (Radicosa) si va alla Valle delle Ferriere. Superata l'Acquolella i due percorsi si separano con il breve che si dirige direttamente verso Scala lungo il sentiero alto della valle per poi salire a S. Maria ai Monti. Il lungo, invece, scende prima fino a Pogerola, percorre anch'esso il sentiero alto, ma poi raggiungerà S. Maria ai Monti via Brusara, bivio Cerreto, Megano. L'ultimo tratto fino a Bomerano via Imbarrata, S. Giuliano e traforo è in comune.
Day 3 I primi 17,5 km (Bomerano, Sentiero degli Dei, Nocelle, Montepertuso, Capodacqua, Monte Comune e Monte Vico Alvano) sono uguali per entrambe i gruppi, ma da Colli San Pietro a Termini i partecipanti alla 70km usufruiranno di un transfer, mentre gli altri procederanno a piedi. Dopo il banchetto a Termini ci sono da percorrere gli ultimi 7,5km per raggiungere Sorrento, tutti insieme e molto probabilmente allo stesso passo. Logistica trasporti
Saranno organizzati transfer collettivi per Pimonte (Day 1) e per San Lazzaro / Radicosa (Day 2) ed è previsto trasporto bagagli da Pimonte a Bomerano (Day 1) e da Bomerano a Sorrento (Day 3).
Il bagaglio spedito da Bomerano sarà depositato in luogo sicuro nei pressi della stazione Circumvesuviana di Sorrento.
Ai partecipanti a singole escursioni si suggerisce di lasciare le auto a Bomerano e di avvertire gli organizzatori per prenotare il transfer al punto di partenza.
N.B. - Allo scopo di ottimizzare l'organizzazione, chi è interessato a partecipare è invitato a farsi vivo inviando una mail (non impegnativa) a giovis@giovis.com

giovedì 2 gennaio 2014

Escursionismo: bilancio 2013 e progetti 2014

Anche se non in effetti non esiste una divisione fisica né netta fra un anno e l'altro, e il tempo continua a scorrere in modo inesorabile e costante, si è soliti fare bilanci dell'anno trascorso, progetti per quello appena iniziato e qualcuno si impegna nell'elaborare "buoni propositi" ... 
Tenterò di farlo per quanto riguarda l'escursionismo in Penisola citando solo gli eventi salienti per quanto riguarda me e i miei sodali e per quanto di mia conoscenza.
Nel 2013 si sono visti tanti escursionisti in più lungo i nostri sentieri, si è parlato di più di escursionismo, e sono stati "battezzati" due percorsi già esistenti, abbastanza conosciuti e frequentati quali il Circuito di Athena e il Sentiero delle Sirenuse. In particolare quest'ultimo ha ricevuto l'approvazione e il sostegno dei tre Comuni interessati che si sono pubblicamente impegnati a sostenerne la manutenzione e promozione (fatto ritenuto straordinario da alcuni).
E' stata ripulita, sistemata e utilizzata la breve bretella che dal sentiero CAI 300 (Alta via dei Monti Lattari) attraversa la pinetina del Monte di Monticchio e permette un rapido e comodo collegamento con via Spina.
Il CAI Stabia ha continuato nella sua meritoria attività di segnatura lungo i percorsi di competenza mentre i Free Ramblers della Repubblica Amalfitana, guidati da Matteo e in collaborazione con altri volontari si sono occupati dei principali sentieri che affacciano su quel versante.
Attorno a questi progetti si sono riuniti vari gruppi escursionistici i quali a novembre hanno approvato la mia proposta di creare una pagina FB comune nella quale postare e/o linkare tutte le notizie relative alla sentieristica dei Monti Lattari, programmi di escursioni (brevi, lunghe, turistiche, promozionali, tematiche, ...) nonché mostre, corsi, conferenze e dibattiti su questi temi ed è quindi nata Camminate che sta riscuotendo un notevole successo e si avvia a raggiungere il traguardo di 1.000 Like in soli due mesi.
L'anno si è concluso con varie escursioni promozionali, che hanno suscitato un certo interesse anche fra i camminatori non abituali, ed il "raduno" di (quasi) fine anno sul Faito promosso dal solito Matteo (FREE) e dagli Ulyxes. L'evento si è rivelato un vero successo e ha visto la partecipazione di rappresentanti di numerosi altri gruppi "storici" campani come Lerka Minerka, Trekking Campania e altri, oltre a tanti hikers indipendenti.
Nel 2014 non ci sarà più il sito www.freeramblers.com, ma i FREE continuano ad essere in rete non solo con la FB Camminate, ma anche con una pagina propria www.facebook.com/FreeRamblersEscursionistiEpicurei.
Inoltre Ruth (FREE) ha messo in rete www.sorrentoamalfiwalkwithus.com/ sito sul quale comunica le proprie proposte escursionistiche. Esiste anche un'omonima pagina FB. 
Infine, www.maratrail.com resta il sito di riferimento per le escursioni più lunghe come le MaraTrail, Vagrant Trail e Trek di più giorni che da vari anni organizzo personalmente. A tal proposito segnalo a chi ama camminare anche oltre le 8 ore, la novità della www100km (100 km in tre giorni, dal 31/5 al 2/6) della quale ho da poco pubblicato le cartine e i profili altimetrici.
 
e ricordate ... CAMMINATE