martedì 1 ottobre 2013

Escursionismo: guide, accompagnatori, volontari ... che confusione!

In questo articolo pubblicato su PositanoNews (clicca sul titolo per leggerlo) fra l'altro è scritto:
"A tal proposito va ricordato che la legge prevede che gli accompagnatori di media montagna (a differenza delle guide alpine che, invece, sono soggette ad un albo e la cui figura è contemplata come mestiere) possono ricevere un contributo solo ed esclusivamente sotto forma di “rimborso spese”
A quale legge si riferisce? Rimborso spese? Quali spese? E' il solito vecchio trucco per prendere soldi senza pagare le tasse? Trovo grave che il presidente della G.E.A. sia così poco informato e contribuisca alla disinformazione dilagante. Sul sito ufficiale delle Guide Alpine www.guidealpine.it si legge:
"L’Accompagnatore di Media Montagna è un professionista in grado di condurre trekking e trasmettere conoscenze, valori e insegnamenti relativamente al territorio montano non innevato e senza l’uso di attrezzatura alpinistica per la progressione. In Italia la sua attività è regolata dalla Legge n.6/89 (artt. 21 e 22, n.d.r.), in base alla quale si raggiunge l’abilitazione dopo aver effettuato uno specifico percorso formativo (al quale si accede attraverso prove attitudinali di selezione), un esame abilitante e la successiva iscrizione nell'elenco speciale tenuto da un Collegio regionale delle Guide alpine. ……  "
Alle Regioni spetta di stabilire i termini per corsi, esami e albi, ma la Campania non ha ancora legiferato in merito in merito. Inoltre, stesso sul sito della F.I.E., alla quale la G.E.A. è affiliata, si legge: 
“Per dare una forte valenza ai Corsi di Escursionismo,alla F.I.E. è sorta la necessità, all'inizio degli anni ’80, di attivare la nuova figura dell’Accompagnatore Escursionistico, individuo che rispecchia la figura di accompagnatore di media montagna ma proiettato verso il volontariato e nell'ambito della F.I.E. stessa.” 
Si chiarisce quindi che l'Accompagnatore F.I.E. è un volontario che svolge un'attività simile a quella dell'Accompagnatore di Media Montagna che è invece un professionista a tutti gli effetti.
Infine esiste l'Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (A.I.G.A.E.) che nell'homepage del suo sito ufficiale informa di essere l'unica Associazione di categoria, in Italia, che rappresenta chi per professione accompagna in Natura i propri clienti, illustrando loro le caratteristiche ambientali e culturali dell’area visitata. 
Per ora mi sembra di aver messo abbastanza carne a cuocere e spero di aver chiarito qualche punto fondamentale (con riferimenti precisi). Seguiranno altri post in merito ...

2 commenti:

  1. Esatto, Giovanni, infatti ho commentato l'articolo così "(...) vorrei precisare che la Guida Ambientale Escursionistica FIE può guidare SOLO soci FIE e solo nell'ambito di attività svolte dalle associazioni affiliate FIE. Invece le guide di media montagna sono professionisti a tutti gli effetti, tant è che operano con partita IVA come ogni libero professionista." chissà se verrà pubblicato. Peccato che Nino prenda queste cantonate...

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  2. Credo ci sia un chiarimento da fare per i rimborsi spese: questi vanno comunque contabilizzati e va emessa una ricevuta. A favore dei lettori aggiungo una cosa: la norma riguardante le "prestazioni occasionali", con le quali la maggior parte delle pseudofuffoguide ( pare che Giovis si stia seriamente informando su quali siano i requisiti ;) ), convivono tête-à-tête per eludere il fisco, è stata riformata da poco ed ora i limiti sono più stringenti per reddito e committenti. Pay attention please!

    Rubo un trafiletto da una rivista specializzata per chiarire la situazione: "[...] Il turismo è una delle attività più redditizie del nostro Paese eppure la Guida Ambientale Escursionistica e il titolo di Guida del Parco sono ancora poco stimati, per alcuni quasi un hobby, un passatempo, una caricatura, attività che si possono improvvisare per gioco o per scherzo, attraverso il volontariato e l’associazionismo per evadere le tasse e non versare i contributi all’Inps. Il numero delle guide abusive è in continuo aumento, e finora non si è vista una concreta azione amministrativa e legislativa capace di arginare questo fenomeno dilagante in tutto il ‘Bel Paese’[...]". Estirpare il problema delle guide "scarsamenteprofessionali" e non professioniste è impossibile ora come ora con l'attuale non-normativa. Arrendiamoci alla cosa e pubblicizziamo invece la professionalità di chi il lavoro lo fa in modo serio e con conoscenza.

    Ci vorrebbero più cose utili come le mattonelle numerate dell'ass. G.E.A. di Positano (basso costo ed alta utilità secondo la mia opinione) e meno fuorvianti cartelli sparsi lungo i sentieri. Per questi ultimi andrebbero interpellati professionisti della montagna prima di progettarli, per non incorrere in costose sviste, sia di tipo economico che fisico (i famosi e poveri "escursionisti della pasquetta"). Personalmente ho sempre considerato balaustre, protezioni & co. estremamente pericolose: si concede all'escursionista inesperto la falsa sensazione di sicurezza. Per me andrebbero tutte abolite, un solo cartello chiaro all'inizio del sentiero che indichi inequivocabilmente i dati fondamentali (lunghezza, difficoltà, durata approssimativa, magari l'altimetria per essere chic) e i pericoli. Ragazzi, si va in montagna non al solarium! Non possiamo fermare la massa di cerebrolesi che scrivono "sentiero FACILISSIMO" su forum e blog, possiamo quanto meno pubblicizzare regole d'oro sul come frequentare i nostri sentieri.

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